martedì 7 aprile 2015

Pipindun' e ove


Io e il signor Franco siamo stati presentati da una cassetta di peperoni.
Passeggio distrattamente per via Monti di Creta a Roma, strada nota ai più per l'ospedale dermatologico, quando una cassetta di stupendi peperoni attira la mia attenzione nella vetrina di un piccolo negozio. Il radar "prelibatezze di qualità" si accende e io sono perduta: è amore a prima vista.
Entro e faccio la conoscenza del signor Franco, ometto marchigiano dai capelli bianchi, che per tutta la vita ha scelto prodotti per la ristorazione. Entrare nel suo negozio è come andare al mercato, ogni giorno la mercanzia è diversa. Franco si alza tutte le mattine alle 3.00, va ai mercati generali e porta in negozio solo quello che gli piace: "Oggi non ci sono le melanzane", dice, "si vede che non mi sono piaciute". I peperoni però gli sono piaciuti e io non posso fare a meno di comprarne un paio di kg. Sono della mia qualità preferita, i corno di toro, quindi non ci sono dubbi sulla ricetta in cui infilarli: semplice gustosa e tradizionale, direttamente dall'Abruzzo, pipindun' e ove.

Lavate i peperoni, eliminate i semi e tagliate la polpa a listarelle.
Scaldate una padella antiaderente e solo dopo aggiungete l'olio e un paio di spicchi d'aglio.
Quando l'aglio sarà dorato eliminatelo e mettete in padella le listarelle di peperoni. Ma attenzione, mi chiedono spesso:  "Perchè la pelle dei peperoni si alza e il piatto risulta sgradevole da mangiare?". Per evitarlo i peperoni vanno saltati a fuoco alto, non vanno assolutamente coperti e vanno girati continuamente fino a fine cottura. Dobbiamo inoltre assicurarci che la padella sia abbastanza capiente e che i peperoni non si ammassino troppo gli uni sugli altri. Sono i dettagli di preparazione che fanno il piatto, soprattutto se è un piatto così semplice.
Quando i peperoni saranno ben cotti - a me piacciono molto rosolati - rompeteci dentro un uovo a testa e mescolate con un cucchiaio di legno. 
Affettate una bella pagnotta e... mi raccomando la scarpetta nell'intingolo.
Buon appetito!

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