Vi anticipavo ieri, in abbinamento al tortino di zucchine con provola e speck, una bella bottiglia di Torrette D.O.P. 2012 - Les Crêtes. Il Torrette è uno dei più tipici rossi valdostani, realizzato con un 70% di petit rouge, vitigno proprio della vallata, e un blend di altri autoctoni per il rimanente 30%. Un vino che nasce quasi in quota, tra i 600 e gli 800 metri, in un paesaggio subalpino da cui prende mineralità e freschezza, come fosse davvero il sangue che scorre nelle vene dei giganti di pietra che lì formano gli orizzonti. Il Torrette 2012 di Les Crêtes, azienda vinicola di Aymavilles tra le più note della regione, ha un bel colore rubino leggermente tendente al violaceo, di trasparenza cupa. Non è molto denso nel bicchiere, più che la potenza del sole ha catturato la leggerezza dell'aria montana, ma il naso è molto intenso e abbastanza complesso, con profumi di ciliegia e di spezie leggere e una dominante di rosa in sfioritura sostenuti da un armonico tono alcolico. Meno convincente l'assaggio per questa annata, in passato ne ho bevute di migliori tanto che questo Torrette è sempre stato tra i miei vini preferiti per la sua fascia di prezzo. Non che il 2012 non sia piacevole, solo che al gusto non si ritrovano tutte le promesse degli aromi, come accadeva in passate versioni, e il vino risulta più semplice e asciutto. Al primo sorso spiccano buone acidità e sapidità - il terreno e il clima si sentono - e un tannino rapido, che si avverte netto ma non perdura. Migliora molto sul piatto, che accompagna bene, acquistando morbidezza nel confronto con lo speck del tortino. Per concludere, un buon vino di territorio che continuo a apprezzare, ma che spero ritorni alla estrema piacevolezza che ricordavo. Resta comunque un buon acquisto per i suoi 10€.
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