Della cena in spiaggia a base di pesce che organizzo tutti gli anni per le bambine vi parlerò in un post a parte. Questo, invece, lo dedico al vino con cui la ho accompagnata, semplice ma adatto per profumi, delicatezza e pulizia ai sapori non elaborati del pesce crudo e delle insalate di mare. Il produttore, Manincor, rappresenta una delle più antiche e vaste tenute vinicole dell'Alto Adige, dunque parliamo di una realtà consolidata, dalla produzione vasta e affermata, e non di un viticultore emergente. Il vino per la mia cena estiva è un prodotto base della loro cantina, ma curato e biologico come tutta la produzione Manincor, di prezzo contenuto, un I.g.T. da uve pinot bianco, per una metà e sauvignon blanc e chardonnay per la parte restante. Nel bicchiere ha un colore paglierino chiaro con bei riflessi verdognoli, è perfettamente trasparente e leggero come si addice a un semplice bianco dolomitico. Un aspetto perfetto, sebbene derivato dai monti, per abbinarsi con i colori delicati dei crudi di pesce e della luce serale sul mare calmo, già all'occhio una sintonia di purezza colori-sapori che invita alla convivialità. Il profumo è intenso e sorprende rispetto all'aspetto così tenue. Ha una bella forza di lieviti, frutta gialla, soprattutto ananas, mela, albicocca, non sfigurerebbe al confronto di vini più preziosi. Al gusto, invece, mi è piaciuto per la vivace freschezza e la bella acidità stemperata, nel finale, da una nota più morbida donata probabilmente dallo chardonnay ben dosato. Vino semplice, ma elegante, buon compagno per aperitivi con finger food leggero e delicato, pesce in preparazioni non elaborate, come nel mio caso, o formaggi freschissimi dal sapore dai cenni leggeri.
10€ circa in enoteca e 84/100 ben meritati.
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