martedì 17 maggio 2016

Tre a caso: Testarossa Pasetti 2015, Lugana Cà dei Frati 2015, Grignolino d'Asti Brignolio 2014

Si, tre bottiglie a caso, perse tra i miei appunti di degustazione. Tutte diverse.

Testarossa Terre Aquilane Rosato I.G.P. 2015 - Pasetti

Già avevo parlato altrove della mia predilezione per gli abruzzesi, tra i rosati. Questo è uno noto, una bottiglia che si trova facilmente esposta ovunque e che ha i suoi meriti. Il vino è di un bellissimo e trasparentissimo rosa, con sfumature che tendono a un porpora appena accennato. Ha un pregevole aroma complesso di fiori e ciliegia, leggeri lieviti, agrumi e note erbacee di foglie verdi. Ha buona acidità e freschezza, ma anche una certa avvolgenza e si dipana all'assaggio in sapide e persistenti note di frutta, leggermente agrumate. È un vino pulito, vivo e bilanciato, con un aspetto molto brillante nel calice, un ottimo acquisto per i suoi 9€. Consigliato. 85/100.

Lugana D.O.C. 2015 - Cà dei Frati

Da una cantina storica del Garda, dai terreni argillosi presso Sirmione, arriva questo vino, leggero e netto. È del tutto trasparente, di un oro translucido quasi incolore, con un naso piacevole di lieviti e crosta di pane e note di pompelmo sfumate in un ricordo salino. Lo versate e vi sorprende. Al sorso gli agrumi si fanno molto più vivi di quanto si possa immaginare dal profumo e gli donano una acidità scattante e inaspettata che è la sua caratteristica principale. Il pompelmo domina in un vino dal profilo elegante e che finisce con un accenno misto di lieviti e leggera affumicatura. Sul pesce di lago o come aperitivo fa la sua bella figura. 84/100. Intorno ai 10€ in enoteca.


Grignolino d'Asti D.O.C. 2014 - Gianni Brignolio

Questa bottiglia mi ha un po' deluso. Non tanto per il vino in sè, quanto in confronto all'ottimo Barbera d'Asti 2012 e al buon Barbera 2013 dello stesso autore. Questo grignolino è un po' più fiacco. Granato trasparente, di media densità e di corpo non troppo denso, ha un profumo sviluppato, ma semplice, di ciliegia e rosa, con note erbacee e leggermente eteree. Non poi male, al naso, ma al gusto l'acidità e la sapidità le ho trovate un po' eccessive, mentre il sapore del frutto è un po' monocorde e il finale leggermente ammandorlato. Nel complesso, un vino che manca un po' di quella grazia che gli farebbe perdonare la semplicità. Annate precedenti mi erano piaciute decisamente di più. 78/100 e 8€.

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