mercoledì 30 marzo 2016

Sauvignon Blanc Collio D.O.C. 2015 - Livon


Oggi vi propongo un vino di confine, un sauvignon blanc che arriva dal Collio, quell'estrema parte d'Italia che sconfina in Slovenia. In particolare, l'azienda familiare Livon produce vino in vista del castello di Trussio, piccolo, antico bastione nei pressi di Dolegna del Collio. Non conosco a fondo la produzione piuttosto ampia di questa cantina che possiede tenute anche in Toscana e in Umbria. Questa è la prima delle loro bottiglie che mi è capitato di provare e viene dalla linea base dei bianchi. Non nascondo che anche l'elegante etichetta liberty, accoppiata a un prezzo molto contenuto, abbia contribuito a orientarmi nella scelta del vino giusto per la mia cena da giorno feriale. In fondo, il sauvignon, vitigno di classe internazionale, ha un suo spiccato carattere e può risultare gradevole anche nelle interpretazioni più semplici. Il vino di questa bottiglia fa solo acciaio e è sottoposto a pratiche di cantina limitate, mantenendo le caratteristiche tipiche del vitigno come dote essenziale del suo profilo aromatico e gustativo. Quando lo verso nel vetro, ha un colore molto, molto tenue, trasparentissimo e appena paglierino, quasi incolore e forma archi ampi ma piuttosto lenti nonostante l'aspetto diafano. Svolge un profumo abbastanza ampio, marcato di lieviti e con toni agrumati e di fiori bianchi, un profumo che definirei dolce. Al contrario, assaggiandolo, rivela note più tendenti all'amaro e freschissime, asciutte. È piuttosto profondo e persiste in gola e nel naso con i toni erbacei propri dell'uva da cui è tratto, sfumature di foglie di pomodoro e di peperone. Mi è sembrato un vino che non spicca per armonia, l'integrazione tra le varie sensazioni non è perfetta. Tuttavia ha una sua indubbia piacevolezza che deriva dalla grande freschezza e da quelle sensazioni vegetali che trovo pregevoli. 
Un vino adeguato a bei primi di pesce, anche non semplicissimi. Non so, un piatto di tagliolini con gamberetti e zucchine, ad esempio, dei quali stempererà la dolce succulenza con la spiccata acidità e il suo tono asciutto e ammandorlato. 82/100 e, per circa 9€, non delude di certo.
 

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