lunedì 9 maggio 2016

Vola alto: Sagrantino di Montefalco D.O.C.G. Il Gheppio 2011


Il sagrantino è stato il vino che mi ha fatta innamorare del Vino. Tanti, troppi anni fa, d'inverno, al tempo in cui nelle occasioni di festa bevevo del liquido rosso che finiva sempre per darmi un po' alla testa, mi capitò di fermarmi, in una notte buia e tempestosa, in una bella villa d'epoca magnificamente isolata nel circondario campestre di Gubbio e adattata all'ospitalità e alla ristorazione. Lì mi stavo ristorando dalla tanta pioggia presa al calduccio di un bel camino, quando mi proposero un Sagrantino di Montefalco per accompagnare una buona cena a base di cinghiale, funghi e tartufo. Forse a causa della meravigliosa atmosfera di quelle mura di pietra antica che davano riparo dal temporale e di quella tavola imbandita dai densi profumi di buona cucina, fu subito amore. Da allora ho iniziato a far caso al vino, non più bevanda da non rifiutare per cortesia nelle occasioni comuni, ma prezioso estensore delle mie percezioni e delle mie emozioni a tavola. E il Sagrantino è sempre rimasto uno dei miei preferiti, legato al piacere della memoria oltre che a quello del gusto.

La cantina Il Gheppio, a Fratta di Montefalco, è un'azienda a conduzione familiare di modeste dimensioni che produce uno dei sagrantini di alta qualità a prezzo abbordabile. Per i suoi 18€, Il Gheppio è un gran vino, con tutte le caratteristiche del prezioso vitigno in bella vista. Rubino, appena appena tendente al granato, denso, lento e di cupa trasparenza nel bicchiere, è intensissimo al naso, complesso, forte di amarena quasi in confettura, potente nell'alcol, speziato, ricco di aromi di pepe nero e cioccolato, persistente e profondo. Lo assaggi e ti conquista con una grande avvolgenza, morbido ma austero come deve esserlo un vero sagrantino, e termina la grande potenza del corpo in un tannino deciso ma setoso. Più morbido di altri, con un tannino meno ruvido, un sagrantino forse più femminile. Dovrò farne un secondo assaggio di conferma al più presto, la grande piacevolezza che ha dimostrato sulle delizie della cucina (vuole roba sostanziosa, grandi arrosti, cacciagione o formaggi ben stagionati) mi ha un po' distratta dopo il primo sorso. 89/100.

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