mercoledì 18 novembre 2015

Biologico laziale: Capolemole Rosso I.g.t. 2013 Marco Carpineti

 
A dire il vero non sono il tipo che si fa impressionare dalle dichiarazioni di intenti dell'agricoltura biologica. La provenienza e la cura del prodotto mi interessano molto, ma preferisco conoscerle di persona, quando posso, e attestarle con il gusto, sempre e comunque, piuttosto che affidarmi al potente marketing dei prodotti bio. 
Tuttavia ci sono aziende e produttori che dell'eliminazione degli artifici chimici hanno fatto una vera e propria filosofia, che va al di là delle certificazioni, già da tempi non sospetti e a questi va reso merito. Se, in più, come nel caso dell'azienda di Marco Carpineti si dichiara una attenzione speciale alla riscoperta e alla promozione di vitigni autoctoni e poco diffusi, l'interesse per la bottiglia che si sta per bere cresce. Il Capolemole Rosso, da uve montepulciano, nero buono e cesanese, è un vino dal prezzo contenuto che sta avendo un certo successo nella distribuzione e nella ristorazione laziale. Qui a Roma è facile trovarlo nelle carte dei vini e è altrettanto facile che vi venga consigliato. Avevo già avuto modo di gustarlo in altre occasioni e mi era piaciuto senza però entusiasmarmi, un buon vino al giusto prezzo. In questa occasione l'ho preso per accompagnare una semplice cena composta da una zuppa di prosciutto, funghi e fagioli seguita da taglieri di formaggi. Versato nel bicchiere ha un colore rubino ma tendente decisamente al porpora, un bel colore vivo per un liquido non troppo denso e di media trasparenza. Aspetto da vino schietto e abbastanza giovane. Anche i profumi hanno qualcosa di giovane, ciliegia ben marcata ma con una leggera nota vinosa. Poi si apre su sfumature di legno e pepe, presenti ma non troppo complesse. Sorseggiandolo, si ritrovano i sapori della frutta rossa in un gusto generale asciutto e di gradevole acidità, ma anche caldo e pulito. Il legno, che pure è utilizzato in cantina, non eccede affatto nel mostrarsi e lascia solo eleganti sfumature in un quadro generale di buona qualità anche se dai toni non troppo profondi. È sicuramente un vino ben fatto, che non delude, per un prezzo giustificato anche dalle attenzioni "biologiche" in vigna, garanzia di un prodotto di salutare fattura. A mio giudizio, 84/100. Potete trovarlo in enoteca intorno agli 11€.

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