venerdì 27 novembre 2015

Folletto del Sud: Salento I.G.P. Elfo Susumaniello 2013 Apollonio



Dai discendenti di Noè ci si aspetta che il vino lo sappiano fare. L’azienda Apollonio viene da una lunga tradizione di famiglia - dai tempi di Noè, appunto - e oggi è una cantina di belle dimensioni del Salento che distribuisce in tutta Italia e all'estero. La produzione di vini, che è ampia e diversificata, è basata sia su vitigni autoctoni e varietà a diffusione locale, sia su uve nazionali e internazionali. Oggi ci occupiamo del minore tra questi vitigni, il susumaniello, autoctono o di provenienza dalmata, utilizzato in passato come vino da taglio per le sue grandi rese che permettevano di caricare le bestie da soma con il frutto delle sue vendemmie e che gli hanno guadagnato l'appellativo di somarello. Finita l'epoca della quantità e delle uve da taglio, è stato riscoperto per vinificazioni di maggior pregio in tempi abbastanza recenti e lo troviamo in bottiglie di buona qualità che riscuotono un certo successo. Come, per citare un concorrente più noto del vino di oggi, il Serre di Cantine due Palme che ha larga diffusione e in genere piace un po' a tutti per il buon carattere morbido e facile.

L'Elfo Susumaniello è un prodotto della linea più economica dell'azienda che mi era già capitato di assaggiare e gradire. Me lo ero segnato come uno di quei vini con un sorprendente rapporto tra gusto e prezzo che fanno la gioia degli appassionati di pochi mezzi. L'aspetto non ha nulla di speciale, rubino cupo nel colore, né leggero né denso nella consistenza. Ma il profumo è piuttosto presente e evidente, di frutti rossi, ciliegia,  ma soprattutto trasporta belle note floreali e erbacee che sono il pregio più evidente di questo vino che vira nel finale anche su leggeri toni animali, di cuoio. Ha un gusto fresco e piacevole dove le componenti aromatiche avvertite al naso si fondono in una nota di tenue dolcezza e chiude con tannini decisi e puliti che accompagnano un finale di discreta durata. Un vino del Sud tutto sommato fresco nonostante l'alcol, la cui caratteristica più piacevole sono quei toni vegetali d'erbe e fiori che mancano in altri vini dello stesso vitigno. Come nell'ottimo Serre, ad esempio, che ne condivide la convenientissima fascia di prezzo. In breve, un vino non troppo complesso ma particolare, che a me è piaciuto senza riserve per un prezzo quasi ridicolo: 7€ e 85/100, da provare senz'altro. Un elfo dotato di una qualche leggera magia.

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