Sulle crêpes ricotta e spinaci e qualche altro piattino sfizioso che mi ero preparata, come le cipolle al forno con mozzarella e alici, ho aperto una bottiglia di rosato, con l'idea che potesse coprire con una certa ecletticità la variazione di sapori in tavola. La scelta è caduta su un Castel del Monte D.O.C.G. Rosato Veritas 2014 Torrevento ... e mai fu più azzeccata. La bottiglia è di fascia abbastanza economica, 7€ in enoteca, ma il prodotto è davvero buono e credo che diventerà uno dei miei rosati base preferiti. L'uvaggio utilizzato è il bombino nero, vitigno tipico delle coltivazioni pugliesi, vinificato come rosato e affinato in acciaio per qualche mese. Il colore è davvero bello, un rosa cerasuolo di luminosa trasparenza, il vino è abbastanza leggero nel formare gli archetti nel bicchiere. Ha un profumo intenso che non mi aspettavo in un vino di questa fascia, molto floreale, fresco, con dolci aromi di miele accennati nel finale. All'assaggio è freschissimo, molto armonico nell'equilibrio tra dolcezza e sapidità e con sentori di frutti rossi e fiori. La peristenza è piuttosto lunga per un rosato e la chiusura molto gradevole con una sensazione retronasale che ricorda il cedro. A me è piaciuto molto, un vino abbordabile ma di qualità, di quelli da ricordare come una scelta sicuramente indovinata. Buono sui piatti sui quali l'ho sorseggiato, ma lo vedo bene anche con un brodetto di pesce o, più semplicemente, per un aperitivo estivo.
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