lunedì 16 novembre 2015

Degustare gli arrosticini - Il Signore delle Pecore



E sì. Perché mangiarne può capitare a tutti, purché si giri in Abruzzo o si trovi qualche localino che ne prepari in altre regioni. Ma di quelli seri, che meritano attenzione da parte di un buongustaio, non è che se ne trovino poi molti. Il piatto, se è consentito chiamarlo così date la materia prima poco lavorata e la presentazione da fast food, è di una primitiva semplicità: piccoli pezzi di carne di pecora, alternati a pezzetti di grasso, infilzati su uno spiedino di legno e cotti alla brace. Ma, come in tutti i casi in cui la semplicità della pietanza è un pregio, sono i dettagli che fanno la felicità dell'intenditore. 
La carne, per cominciare, non è tutta uguale. Solo quella di qualità migliore e meglio lavorata darà un degno risultato alla prova del fuoco, che, tanto per mettere le cose subito in chiaro, va rigorosamente ottenuto dal carbone di legna. I migliori fornitori di arrosticini scelgono le loro carni a partire dal pascolo. Poi, il taglio e l'infilatura sugli stecchi fanno la differenza tra il prodotto di massa, da sagra di paese, e quello gourmet. Il vero arrosticino è solo quello preparato a mano, tagliato al coltello e non a macchina e infilato da mani esperte con la giusta alternanza di parti magre e grasse. Degli altri non vale la pena parlare. È chiaro che il prodotto autentico è più pesante, ogni pezzo pesa circa 30g contro i 20g scarsi degli arrosticini fatti a macchina, e più grosso. Questa caratteristica, insieme alla sapiente alternanza del grasso, consente una cottura uniforme, senza parti così piccole da finire carbonizzate, poco salutari e dal sapore spiacevole e forte. I bocconcini saranno invece morbidi e gustosi e manterranno il calore di cottura più a lungo una volta serviti a mazzi avvolti nella stagnola o nei tradizionali bricchetti di coccio.

Tra  produttori di arrosticini crudi, per la cottura fai-da-te, e  locali che li propongono già cotti ho maturato una vastissima competenza in anni e anni - troppi anni ormai - di frequentazione dei lidi abruzzesi. Uno è di sicuro il mio preferito. Lo considero il miglior produttore di arrosticini da cuocere d'Abruzzo, dunque... del mondo. Il Signore delle Pecore è una macelleria con sedi a Pescara e Montesilvano che ha fatto della vendita di carne ovina il suo segno distintivo e la base del suo successo. Ma la cosa di cui volevo veramente parlarvi è la sua piccolissima bottega di ristorazione veloce al centro di Pescara, Bello di Notte. Quello è il posto dove andare se vi trovate nella città marinara d'Abruzzo e volete raccontare agli amici di aver assaggiato il meglio degli arrosticini abruzzesi. È lì che i semplici spiedini della tradizione pastorale si degustano. Sempre che vi accontentiate di sedervi ai pochissimi tavolini all'aperto servendovi da soli e siate disposti ad accompagnarli con vini della tradizione locale nelle loro versioni più semplici, come ho fatto io nell'ultima recente occasione optando per un Montepulciano Masciarelli, tutto sommato dignitosissimo per un robusto pasto all'aperto.
Ah, dimenticavo: un assalto alle carni arroventate condotto da due adulti affamati e tre piccoli lupi, per una cena da levare ogni appetito, non ha superato i 65€ comprese le bevande e gli accompagnamenti. I pastori facevano festa con poco.

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