Soloperto è una cantina di Manduria di dimensioni notevoli, con milioni di bottiglie prodotte, e, in pratica, tutta dedicata al primitivo. Il Rubinum non è perciò il risultato di un artigiano o di un artista del vino, ma di grandi numeri, anche se curati con attenzione alla qualità. Non è l'Es, per intenderci, e non può esserlo. Ma, a 13€ a bottiglia, è uno dei migliori primitivi in purezza e di ampia diffusione che possiate facilmente trovare e assaggiare. Non è poco, no? Ha tutte le caratteristiche del primitivo di buon livello ottenuto da frutti in sovramaturazione e senza ausilio di legno e, pur non brillando come gli "eccelsi", è un ottimo esercizio per il palato di chi si avvicina per la prima volta a quest'uva che è il cuore della viticultura pugliese d'eccellenza. Ve lo consiglio senza esitazioni, vale tutto il suo prezzo.
L'aspetto nel bicchiere è abbastanza particolare per un primitivo così concentrato e di gradazione altissima. È rubino con sfumature granato e di media trasparenza, non impenetrabile e scuro come mi sarei aspettata, ma gli archi densi e spessi ne tradiscono comunque il corpo robusto. Lo annuncia un aroma complesso e profondo di amarena, spezie, pepe e tabacco, un profumo che è già promessa di una degustazione ricca di piacevoli soddisfazioni. Al primo entrare del sorso, si dipana in morbida marmellata di frutta dai toni amarognoli, poi sviluppa una ricca speziatura e una grande forza alcolica su un corpo robusto, ma chiude forse un po' troppo veloce e asciutto, con un tannino ancora un po' giovane e una sensazione calorica piuttosto accentuata. Manca ancora un po' di eleganza e il finale è un po' sbrigativo. Non è perfetto rispetto ai campioni del genere, ma dà comunque buona soddisfazione per un esborso assai ridotto. Nei numeri, direi 86/100, per un prodotto che gli amanti dei rossi di grande robustezza apprezzeranno di certo.
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